Secondo le statistiche ufficiali, i problemi di salute mentale colpiscono una persona su sette in tutto il mondo. Questo può contribuire a causare problemi di istruzione, salute fisica, disoccupazione e allontanamento dalla famiglia e dagli amici. La storia della ricerca per trovare soluzioni e cure ai problemi di natura neurologica che noi, come società moderna, affrontiamo da secoli è lunga e costellata sia di successi che di insuccessi.
Sebbene i farmaci siano il modo predominante di affrontare i problemi mentali, esistono molte altre modalità terapeutiche che possono essere d’aiuto, oltre a una cura di sé basata sul buon senso, come trascorrere tempo all’aperto quotidianamente, mangiare sano e meditare.
Una delle modalità di guarigione alternative che si sono dimostrate utili per i problemi neurologici (così come per un’ampia gamma di altri problemi mentali e fisici) è la terapia del suono (o suonoterapia). Pur non sostituendo un’adeguata assistenza medica, la terapia del suono ha guadagnato popolarità tra le terapie alternative per i suoi effetti riequilibranti non invasivi, delicati ma potenti.
Che cos’è la terapia del suono?
Come suggerisce il nome, la terapia del suono (o suonoterapia) utilizza le vibrazioni del suono per aiutare a migliorare la salute emotiva e fisica. Si differenzia dall’uso della musica di rilassamento e dalla musicoterapia.
A volte viene chiamata terapia vibrazionale o terapia sonora vibrazionale. Nel primo caso, ciò puo creare confusione con una tecnica specifica basata sulle vibrazioni create da dispositivi specifici per affrontare diverse condizioni fisiche. In questo caso, quindi, la definizione più accurata è Terapia Vibrazionale del Suono in quanto si utilizzano le vibrazioni generate da strumenti che producono suoni.
Un’idea comune è che la terapia del suono sia molto antica. Si tratta di un’idea erronea ma comprensibile, in quanto l’uso del suono per alterare la percezione, gli stati dmentali e facilitare la guarigione è probabilmente antico quanto l’umanità. Tuttavia, il modo in cui oggi intendiamo e inquadriamo la terapia del suono è stato sviluppato negli ultimi 50-70 anni.
Ecco un elenco dei più comuni sottotipi di terapia del suono:
1) Vocal Toning
Per vocal toning si intende la pratica di produrre suoni sostenuti con la voce. Spesso si prediligono i suoni delle vocali, perché forniscono una vibrazione più ampia che si propaga in tutto il corpo.
La respirazione profonda associata alla pratica del toning facilita la funzione parasimpatica del sistema nervoso, che regola le funzioni di nutrimento e riposo.
Altri effetti positivi di tale pratica sono il rilascio di ossitocina (1) e di endorfine (2) e la possibilità di facilitare la disattivazione limbica, importante per il trattamento della depressione e dell’epilessia (3).
2) Campane Himalayane (Ciotole Sonore / Singing Bowls)
Sebbene le Campane Himalayane esistano da migliaia di anni, il loro uso come strumenti terapeutici non è documentato nei testi antichi, nonostante l’ipotesi che anche il loro uso nella terapia vibrazionale sia antico. Spesso si parla di campane tibetane (tecnicamente appartengono al gruppo delle campane), ma il nome più appropriato è campane himalayane, dato che la maggior parte delle ciotole viene prodotta in Nepal, India e Cina. Personalmente, preferisco chiamarle ciotole sonore di metallo (metal singing bowls). Possono essere usate direttamente sul corpo, possono essere ascoltate e possono essere usate intorno al corpo.
I crogioli di quarzo di silice, conosciuti anche come campane di cristallo (crystal singing bowls), sono un’invenzione più recente che ha guadagnato grande popolarità.
Le ciotole sonore si sono dimostrate un intervento efficace per ridurre tensione, ansia e depressione e per aumentare il benessere spirituale (4).
3) Diapason
I diapason possono essere utilizzati in vari modi: direttamente sul corpo (anche sui punti di agopuntura in sostituzione degli aghi); vicino alle orecchie per un’esperienza di ascolto; intorno al corpo per influenzare il suo campo elettromagnetico (noto anche come Biofield).
È stato osservato che i diapason contribuiscono a bilanciare i cicli dell’ossido nitrico (NO – o monossido di azoto), un importante neurotrasmettitore che regola i livelli di radicali liberi (5)(6).
4) Battiti binaurali (o Ritmi Binaurali)
I battiti binaurali (binaural beats) sono spesso inclusi negli elenchi delle terapie del suono, anche se non utilizzano la vibrazione fisica del suono. Infatti, questa tecnica si basa soprattutto sull’uso di cuffie attraverso le quali è possibile ascoltare due toni di frequenza diversa, uno in ogni orecchio. In questo modo si ottiene una sincronizzazione degli emisferi cerebrali e una risposta nell’attività delle onde cerebrali.
Gli effetti generali possono includere profondo rilassamento, una migliore qualità del sonno e una maggiore concentrazione (7).
5) Bagni di suono
Il bagno sonoro è una pratica meditativa ristoratrice che consiste nell’essere esposti ai suoni degli strumenti sopra citati (e di altri strumenti come il gong, compresi quelli musicali). Lo scopo di questa pratica (generalmente un evento di gruppo) è quello di focalizzare la propria attenzione con presenza e consapevolezza sui suoni che raggiungono il corpo e le orecchie. Gli effetti possono variare da un profondo rilassamento a una sensazione di ricarica energetica.
Applicazioni della Terapia del Suono
L’uso di diversi suoni contribuisce non solo al benessere emotivo, ma anche a quello fisico. Stress e depressione causano sintomi a livello fisico e la manifestazione psicofisica è un “canale” bidirezionale, per cui lavorare su questi effetti fisici, può aiutare ad alleviarne la causa.
Ecco alcuni esempi di problemi comuni che possono essere approcciati con la Terapia del Suono:
1) Mal di testa ed emicrania
A seconda del tipo di mal di testa e della sua causa, l’applicazione del suono direttamente sulla testa, sul collo e sulla schiena può rivelarsi molto efficace per alleviare o addirittura eliminare il dolore. L’effetto può essere temporaneo o permanente, a seconda delle circostanze.
2) Mancanza di concentrazione
Gli effetti positivi della musica sul cervello sono ben documentati. L’uso dei battiti binaurali, soprattutto se mescolati con la musica, può portare a un maggiore livello di concentrazione e di attenzione e a una riduzione dello stress e dell’ansia. Oltre alla concentrazione, può migliorare la capacità di attenzione, il che è utile per le persone con diagnosi di ADHD. È interessante notare che i battiti binaurali possono essere creati e amministrati anche con i diapason.
3) Stress
L’effetto più comunemente sperimentato nella Suonoterapia è il rilassamento profondo. La maggior parte delle persone che ricevono una sessione individuale o che partecipano a un bagno di suono riportano di sentirsi profondamente rilassati e rigenerati. Questo profondo stato di rilassamento aiuta a innescare la cosiddetta “risposta di rilassamento” (relaxation response), che può rivelarsi estremamente benefica per un’ampia gamma di problemi.
4) Dolore fisico
La depressione, l’ansia e lo stress possono influenzare il corpo che, a sua volta, aggrava gli stati emotivi e mentali in un circolo vizioso psicosomatico. La terapia del suono può alleviare le tensioni e i dolori muscolari, i dolori articolari e persino le infiammazioni nei pazienti con alti livelli di stress.
Conclusione
L’ampia gamma di applicazioni della terapia del suono può portare effetti positivi alle persone che hanno a che fare con difficoltà relative alla salute mentale e fisica. Alcuni di questi includono lo stress e i sintomi legati allo stress come il dolore, la mancanza di concentrazione, la stanchezza, ecc.
Sebbene le ricerche sull’argomento siano limitate, molti studi preliminari indicano che l’uso del suono come modalità terapeutica ha effetti positivi sulla vita delle persone. La sua crescente popolarità stimolerà sicuramente ulteriori studi sull’argomento, contribuendo alla sua affermazione nella consapevolezza comune come efficace modalità terapeutica complementare.
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Note
1 – Jason R. Keeler, Edward A. Roth, Brittany L. Neuser, John M. Spitsbergen, Daniel J. M. Waters and John-Mary Vianney – The neurochemistry and social flow of singing: bonding and oxytocin
2 – R.I.M. Dunbar, Kostas Kaskatis, Ian MacDonald, Vinnie Barra – Performance of Music Elevates Pain Threshold and Positive Affect: Implications for the Evolutionary Function of Music
3 – Bangalore G Kalyani, Ganesan Venkatasubramanian, Rashmi Arasappa, Naren P Rao, Sunil V Kalmady, Rishikesh V Behere, Hariprasad Rao, Mandapati K Vasudev, Bangalore N Gangadhar – Neurohemodynamic correlates of ‘OM’ chanting: A pilot functional magnetic resonance imaging study
4- Tamara L. Goldsby, PhD, Michael E. Goldsby, PhD, Mary McWalters, BA, and Paul J. Mills, PhD – Effects of Singing Bowl Sound Meditation on Mood, Tension, and Well-being: An Observational Study
5- Elliott Salamon1, and Minsun Kim, John Beaulieu, and George B. Stefano – Sound Therapy Induced Relaxation: Down Regulating Stress Processes and Pathologies
6 – John Beaulieu, N.D., Ph.D – BioSonics, Stress Science, and Nitric Oxide Literature Review
7 – Patrick A. McConnell, Brett Froeliger, Eric L. Garland, Jeffrey C. Ives and Gary A. Sforzo – Auditory driving of the autonomic nervous system: Listening to theta-requency binaural beats post-exercise increases parasympathetic activation and sympathetic withdrawal
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